domenica 24 gennaio 2016

Salviamo le specie in pericolo: il licaone

Quest'oggi vi parlerò di un bellissimo animale. Si tratta del Licaone. Questo esemplare deve il suo nome alla mitologia greca, più precisamente al re Licaone che venne trasformato da Zeus in un lupo. E' però purtroppo una specie in pericolo. Nel mondo oggi infatti  esistono solamente 6.600 individui
Ma parliamo ora delle sue caratteristiche fisiche. 
Il licaone fa parte della famiglia dei canidi, molto simile per conformazione alla iena. Ha zampe lunghe e una testa robusta dalla quale spiccano due grandi orecchie arrotondate. Il pelo si tinge di varie colorazioni: dal nero al marrone, dal bianco al giallo. Il loro peso varia dai 18 ai 27 kg, in base alla loro posizione geografica (rispettivamente Africa orientale e Africa centrale e meridionale). La loro coda termina con una parte bianca, molto utilizzata per tenere sotto stretto controllo i componenti del branco. Per di più i licaoni presentano solo quattro dita sulle zampe anteriori invece di cinque. 
Un'altra particolarità di questi animali è che emanano un odore pungente, che sembra servi a comunicare tra di loro nel branco. 
Lo si può trovare in qualunque ambiente, che non sia però la foresta fitta. Predilige comunque gli ambienti di savana e boscaglia aperta. Addirittura un branco è stato avvistato presso l'altissima vetta del Kilimangiaro, a più di 5000 metri d'altitudine! Che paura!
Il licaone caccia prevalentemente in branco compatto. Quando iniziano l'inseguimento possono raggiungere anche i 65 km/h. Le prede sono generalmente delle stesse dimensioni dei licaoni: impala, gazzelle, cuccioli di gnu, ma anche gnu adulti e zebre. Per di più c'è una grande collaborazione all'interno del branco: dopo aver cacciato, i membri portano avanzi di cibo ai piccoli o comunque alle madri e a qualunque altro adulto rimasto indietro.
Il periodo di riproduzione comincia quando la femmina marca di continuo il territorio attorno alla tana. Il periodo di gestazione varia tra i 69 e i 72 giorni. Possono essere partoriti mediamente circa 7 cuccioli. Ma degli esemplari possono anche arrivare fino a partorire ben 17 cuccioli. Il branco, per la riproduzione, rimane in un determinato luogo per circa tre mesi. Appena però i giovani sono pronti per seguire gli adulti nella caccia, il luogo viene immediatamente abbandonato. 


Salviamo questi animali!

Il loro futuro è nelle nostre mani! 





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